Psicomotricità

asilo nido milano

Il nostro asilo nido ha come cuore pulsante il rispetto dell’identità dei nostri bambini ed il continuo sostegno nella loro crescita motoria, emotiva, cognitiva e relazionale.
E’ in questa armonia che l’attività psicomotoria si inserisce, al fine di accompagnare passo dopo passo i nostri piccoli alla meravigliosa scoperta delle loro competenze.

Una piccola premessa, una grande accoglienza

Quando accogliamo i nostri bambini nel nostro nido accogliamo anche il “piccolo bagaglio” che essi portano con loro, nelle loro teste, nei loro cuoricini, nei loro piccoli corpi, fatti di sentimenti, emozioni e vissuti, è accogliere il bambino stesso e accettarlo attraverso una relazione reale, autentica.
Ed è in questa dimensione, prima della comparsa del linguaggio verbale, che la relazione psicomotoria entra in gioco: vuol dire “scoprire” attraverso una comunicazione gestuale, tonica e motoria ciò che i nostri bambini hanno da raccontarci.

“Giochiamo ad essere uno specchio..”

Nell’assenza del linguaggio, proviamo a trasformarci in uno specchio, giochiamo con l’imitazione e ad imitare i nostri bambini nell’espressione di questa comunicazione non verbale. Cosi facendo diamo voce al loro vissuto inconscio ed un senso a tutti quei messaggi corporei spontanei che sono un filo diretto con la loro interiorità più profonda.
Questo ci consente di instaurare un dialogo non verbale che però da conferma al bambino del suo essere, del suo esistere, delle sue sensazioni.

Il corpo come strumento vero e autentico di relazione

Nell’attività psicomotoria gioca dunque un ruolo fondamentale l’atteggiamento corporeo dell’adulto che varia a seconda dell’età dei bambini, dalla loro fase di sviluppo e dalle loro diverse modalità di espressione. Il nostro corpo diventa il primissimo spazio che i nostri bambini occupano all’interno del nido, un corpo che non è solo fisico ma soprattutto affettivo ed espressivo, un “luogo simbolico” dove il bambino ricerca accoglimento, rassicurazione e protezione emotiva.

La Pratica Psicomotoria ha dunque come obbiettivo l’accogliere e il rispondere ai bisogni dei nostri bambini, aiutandoli nel loro normale percorso evolutivo o anche in situazioni di difficoltà. Attraverso l’esperienza della vicinanza prima e della separazione poi, l’adulto assicura e facilita progressivamente la conquista dell’autonomia favorendo cosi lo sviluppo delle potenzialità espressive, creative e comunicative, sia in un ambito motorio che in un ambito simbolico/cognitivo e affettivo/relazionale.

“Ogni postura che assumiamo con i nostri piccoli, risuonerà alle loro emozioni…”

Il gioco psicomotorio: un contesto naturale e privilegiato
Il gioco spontaneo ed il libero movimento sono un vero atto di piacere attraverso cui i nostri bambini danno una forma, un senso compiuto al loro agito, attraverso cui si sentono e si vedono.
Il gioco aiuta il bambino a riconoscersi nella sua unicità e originalità.
E’ in questo mondo temporale, spaziale ed oggettuale che avviene l’interazione tra il suo mondo e quello dell’altro: il gioco stimola l’incontro e la relazione sia con l’adulto che con gli altri bambini.
Il gioco crea un dialogo continuo tra la dimensione fantasmatica ed il mondo reale, due dimensioni diverse ma ugualmente importanti nella vita del bambino e che vanno ad intersecarsi e a plasmarsi.

Questa dimensione libera e spontanea è il contesto naturale e privilegiato dove nasce, si sviluppa ed evolve la relazione psicomotoria.

“Giocare è vita, è crescere, è mettersi in gioco, è espressione di sé…”.

L’attività psicomotoria che il nostro nido propone si sviluppa su tre tipologie di gioco: senso motorio, simbolico (attorno ai 18 mesi) e di rappresentazione (modellaggio e manipolazione).
In un contesto sicuro, morbido, colorato e a misura di bambino, proponiamo ai nostri bambini dei giochi di movimento che coinvolgono il corpo: giochi di sperimentazione senso-motoria, di equilibrio e disequilibrio, di scivolamento, di dondolamento e di caduta.
In questa dimensione oggettuale e spaziale spontanea, l’attività motoria dei nostri bambini sarà caratterizzata dalla continua ricerca di queste esperienze di contrasti primari: l’equilibrio e la caduta, l’apparire e lo scomparire (il gioco del cucù), il salire e scendere, il nascondersi o l’entrare ed uscire da una casetta, il distruggere ed il ricostruire, il riempire e lo svuotare…

Nel valorizzarne l’agito, lo psicomotricista, accompagna e fortifica l’identità dei nostri bambini e li sostiene nella loro evoluzione motoria, emotiva, cognitiva e relazionale, in un percorso evolutivo che va dall’azione al pensiero.

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