Le paure dei bambini

a cura della nostra pedagogista dott.ssa Marta Venegoni

La paura è un’emozione sana sperimentata da tutti gli esseri umani fin dai primi mesi di vita. E’ un’emozione che ci mette in allarme, allertandoci, di fronte a situazioni minacciose o che potrebbero arrecarci danno a causa di uno stimolo non previsto o di cambiamenti fisiologici, esperienziali e comportamentali. I bambini possono avere paura di tutte quelle situazioni che non rientrano nelle esperienze abituali. In determinate fasi di crescita ci sono paure più frequenti di altre. Con l’emergere dell’immaginazione, dai 3 anni in poi, non riguardano soltanto oggetti e persone reali, ma anche personaggi di fantasia.

Tra i 3 e i 6 anni compare la paura del temporale, dell’oscurità, dei mostri, dei lupi, dei fantasmi, delle streghe e del temporale. Man mano che i bambini crescono le paure assumono connotazioni diverse. Possono comparire intorno ai 3 anni e svanire verso i 6/8 anni, quando comprendono la loro inesistenza imparando a gestirle. Queste paure derivano dal mondo interno del bambino fatto di preoccupazioni, e insicurezze di fronte all’ignoto che viene proiettato all’esterno e rappresentato nelle figure fantasmatiche che animano la sua realtà . La loro produzione deriva dal normale pensiero animistico che hanno e che rende tutto animato. Oltre ai mostri i bambini possono essere spaventati da lupi, streghe…figure che, per loro, diventano reali rappresentando una minaccia contro cui lottare ogni giorno, specialmente la notte nel buio.

Dai 6 a circa 12 anni, possono comparire paure anche più durature e legate alla minaccia della propria incolumità (paura dei ladri, di essere rapiti, paura delle malattie) per poi legarsi all’immagine del proprio corpo che cambia ed al giudizio degli altri, in età adolescenziale.
Cosa possono fare i genitori per creare delle interazioni positive per aiutare e guidare il bambino ad affrontare e gestire le sue paure? E’ importante conoscere e adottare alcuni comportamenti che, con il tempo, li aiutano ad affrontare le paure in modo naturale.

Con l’aiuto dell’adulto, la paura, va accolta, affrontata, rielaborata e ridimensionata, trasformandola in tollerabile e in timori con cui poter convivere.

Gli adulti di riferimento devono saper accogliere le paure del bambino, senza minimizzarle ne giudicarle. E’ importante che si pongano in una posizione di ascolto e li sappiano rassicurare facendoli sentire compresi e al sicuro. I bambini devono sapere che l’adulto di riferimento è in grado di fronteggiare le sue paure, offrendogli la sicurezza di chi è capace di gestire la situazione. E’ importante prendere sul serio ogni loro paura, anche quelle che possono sembrare banali o assurde. Facendo così lui potrà sentirsi compreso e supportato, sviluppando, con il tempo, strategie capaci di sconfiggere mostri, interiorizzando la paura e imparando a gestirla. L’adulto deve aiutare il bambino ad esprimere il proprio vissuto e a comunicarlo trasmettendogli un senso di accettazione e supporto. E’, infatti, molto importante che il bambino percepisca l’alleanza del genitore per poter affrontare le paure con maggior sicurezza nel totale rispetto dei modi e dei tempi del bambino, ricordando che ognuno è unico e diverso!
Potrebbe essere utile incoraggiare e guidare il bambino ad esprimere la sua paura attraverso le parole, disegni, storie dove i mostri vengono sconfitti trovando una soluzione creativa per proteggersi da ciò che li spaventa ( un semplice cartello di divieto di accesso/ un elemento magico capace di scacciarlo…). E’ fondamentale leggere storie o racconti dove è possibile identificarsi con i protagonisti, riconoscendo le proprie paure e trovando modalità per affrontarle.
La notte può portare alla luce le paure dei bambini, in quanto momento di distacco dalle figure genitoriali percependo, la perdita di controllo sentendosi in pericolo. Il momento del distacco per la notte viene sperimentato e superato in modo differente a seconda della relazione con il genitore. E’ importante rassicurare e favorire un distacco sereno all’interno di momenti routinari che garantiscano serenità.

I genitori possono affiancare i bambini ad affrontare le proprie paure proponendo, ad esempio, graduali distacchi sollecitando l’acquisizione di maggiori sicurezze rispetto al sé ed alla realtà, stando accanto e fornendo loro supporto. Si possono accompagnare nell’esplorazione di ambienti poco illuminati (se c’è la paura del buio), aiutandoli a comprendere che la realtà non cambia. Quello che c’è nella stanza con la luce, rimane nella stanza con il buio.
Le paure si riducono fisiologicamente, seppur ci siano, nel corso della vita, finestre temporali riconosciute per questa naturale evoluzione. Ogni individuo le vivrà nel rispetto dei propri tempi. E’ importante non fare confronti tra bambini ne utilizzare frasi come ‘Sei grande per avere paura di….’, accettiamoli per quello che sono e accompagnamoli sostenendoli nel cammino della loro crescita offrendo loro un modello di riferimento positivo al quale potersi appoggiare aiutandoli ad individuare ed interiorizzare strategie funzionali.

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